Su e giu per le contrade,
di qua e di la si sente,
la voce allegramente
dello spazzacamin.
Gentile signorina,
si affaccia alla finestra
con voce assai carina
chiama lo spazzacamin.
Prima lo fa entrare,
e poi lo fa sedere,
gli da mangiare e bere
allo spazzacamin.
E dopo aver mangiato,
mangiato e ben bevuto
gli fa vedere il buco
il buco del camin.
Perdoni giovinotto,
se il mio camino è stretto
povero giovinetto
come farà a salir.
Tranquilla signorina,
son vecchio del mestiere
so fare il mio dovere
dello spazzacamin.
E dopo aver varcato
Questa stupenda porta,
facciamo un’altra volta
su e giù per il camin.
E dopo cinque mesi,
la luna va crescendo
la gente va dicendo
dello spazzacamin
E dopo nove mesi,
è nato un bel bambino
che assomigliava tutto
allo spazzacamin.
E dopo dieci mesi
gran festa nella valle
tagliarono le palle
allo spazzacamin
E dopo dieci anni
il bimbo in bicicletta
tirava la carretta
allo spazzacamin.
Passati altri anni,
il bimbo è cresciuto,
e ricomincia il ciclo,
dello spazzacamin.
domenica 29 giugno 2008
Lo Spazzacamino
Pubblicato da Lo Stornellatore folle alle 23:23
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